Strumento di confronto sui temi dell'Economia Sociale, del Welfare Mix, Welfare Municipale e Democrazia Partecipata
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venerdì 30 settembre 2011
Nelle gare d'appalto il costo del lavoro non potrà essere oggetto di singola valutazione
Art. 81. Criteri per la scelta dell'offerta migliore(art. 53, dir. 2004/18; art. 55, dir. 2004/17; art. 19, d.lgs. n. 358/1992; art. 21, legge n. 109/1994; art. 23, d.lgs. n. 157/1995; art. 24, d.lgs. n. 158/1995)
1. Nei contratti pubblici, fatte salve le disposizioni legislative, regolamentari o amministrative relative alla remunerazione di servizi specifici, la migliore offerta è selezionata con il criterio del prezzo più basso o con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
2. Le stazioni appaltanti scelgono, tra i criteri di cui al comma 1, quello più adeguato in relazione alle caratteristiche dell'oggetto del contratto, e indicano nel bando di gara quale dei due criteri di cui al comma 1 sarà applicato per selezionare la migliore offerta.
3. Le stazioni appaltanti possono decidere di non procedere all'aggiudicazione se nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all'oggetto del contratto.
3-bis. L'offerta migliore è altresì determinata al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, e delle misure di adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
giovedì 29 settembre 2011
mercoledì 28 settembre 2011
PRINCIPI CONTABILI PER GLI ENTI NON PROFIT
QUADRO SISTEMATICO PER LA PREPARAZIONE E LA PRESENTAZIONE
DEL BILANCIO DEGLI ENTI NON PROFIT
venerdì 23 settembre 2011
DOCUMENTO CONGIUNTO REGIONI - ANCI - UPI SU MANOVRA E RIFORME (Perugia 23 settembre 2011)
I PRESIDENTI DI REGIONE E PRESIDENTI DI PROVINCE AUTONOME
I PRESIDENTI DI PROVINCE, I SINDACI
riuniti a Perugia il 23 settembre 2011 nella mobilitazione unitaria per contrastare gli effetti della manovra economica sui bilanci delle Autonomie territoriali e riportare al centro della dialettica politica i temi del rilancio dello sviluppo economico, del nuovo patto di stabilità, della tutela delle politiche sociali, della ripresa degli investimenti e della garanzia dei servizi essenziali ai cittadini;
· Confermano le posizioni precedentemente assunte relative all’insostenibilità per il sistema delle Autonomie territoriali della manovra approvata con la Legge 148 del 2011 recante “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo”, a causa della iniquità dei tagli proposti e per l’assenza di misure atte a favorire concretamente lo sviluppo, la crescita economica e l’occupazione;
· Lanciano un allarme per denunciare gli effetti perversi delle regole del patto di stabilità che compromettono il futuro dei servizi pubblici e delle politiche a sostegno delle imprese, dei territori e delle famiglie, finora garantiti dalle Regioni e dagli Enti locali, nonostante il decremento progressivo, attuato negli ultimi anni, delle risorse finanziarie destinate dallo Stato alle Autonomie che, in particolare nel settore delle politiche sociali e nel settore degli investimenti infrastrutturali, ha assunto dimensioni molto preoccupanti;
· Richiamano l’attenzione del Governo e di tutte le forze politiche sulla necessità di predisporre in tempi rapidi un intervento legislativo contenente misure urgenti di stimolo alla crescita di cui il Paese ha estremamente bisogno che, nell’introdurre correttivi alle conseguenze delle ultime manovre, coinvolga direttamente Regioni ed Enti locali, per affrontare in termini davvero risolutivi e strutturali la fase di crisi che si sta attraversando, anche attraverso il rilancio degli investimenti locali, liberando le risorse disponibili o impegnate per realizzare le opere cantierate o programmate, intervento che consentirebbe di arginare la crisi occupazionale e fare da stimolo all’economia locale
· Annunciano per i prossimi giorni una iniziativa congiunta con le parti economiche e sociali per superare gli effetti recessivi delle manovre e per proporre soluzioni alternative e più incisive a sostegno del sistema produttivo e del lavoro, dei consumi, delle famiglie.
Tutto ciò premesso
LE REGIONI, LE PROVINCE E I COMUNI
Ø Ribadiscono il loro impegno per una non più dilazionabile vera riforma di tutte le Istituzioni, improntata al massimo rigore della spesa e al criterio dei migliori canoni di efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione da realizzarsi attraverso la razionalizzazione delle funzioni e la conseguente riduzione della spesa, a partire da quella statale, la semplificazione dei processi decisionali, l’eliminazione di duplicazioni e sovrapposizioni, la valorizzazione dell’autonomia dei territori;
Ø Informano che in relazione alle norme del Titolo IV della Legge 148 del 2011 di specifico interesse delle Autonomie, procederanno ad individuare un percorso per l’eventuale impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale, in considerazione dei profili di illegittimità delle norme ordinamentali, ribadendo peraltro che rischiano di creare grave confusione ed incertezza nel governo dei territori, in una fase in cui invece sarebbe necessario ordine e rigore e la concentrazione degli sforzi e delle risorse per assicurare ai cittadini i servizi richiesti;
Ø Chiedono che la Commissione per le riforme incardinata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - al fine di avviare, come stabilito nell’ordine del giorno, una verifica di tutti i provvedimenti presentati in materia di riassetto istituzionale in modo da predisporre un disegno organico di riforma su tutti i settori indicati in un quadro di leale collaborazione istituzionale e di predisposizione delle misure per la crescita e lo sviluppo - sia immediatamente attivata e in tempi rapidi elabori le proposte e affronti le questioni relative al patto di stabilità, ai tagli alle risorse, agli investimenti e alle riforme del sistema istituzionale.
Perugia 23 settembre 2011
Conferenza delle Regioni del 22 settembre Tagli a politiche sociali
Nuovi obiettivi per lo sviluppo sociale
Il lavoro nel settore dei servizi e le professioni sociali
Rapporto a cura della
Fondazione IRSO
Febbraio 2009
Il lavoro nel settore dei servizi sociali e le professioni sociali
Rapporto a cura del
CNR-IRPPS
Febbraio 2009
Alza le tue mani contro gli schiaffi!
È una Campagna del Consiglio d’Europa contro le punizioni corporali nei confronti dei bambini.
Le punizioni corporali sono la forma più diffusa di violenza nei loro confronti e di violazione dei loro diritti umani. Inefficaci come strumento educativo possono causare seri danni fisici e psicologici.
L’Italia aderisce alla campagna che il Consiglio d’Europa sta lanciando per la totale abolizione di tutte le punizioni corporali e per promuovere la genitorialità positive nei suoi 47 paesi membri.
Le punizioni corporali sono la forma più diffusa di violenza nei loro confronti e di violazione dei loro diritti umani. Inefficaci come strumento educativo possono causare seri danni fisici e psicologici.
L’Italia aderisce alla campagna che il Consiglio d’Europa sta lanciando per la totale abolizione di tutte le punizioni corporali e per promuovere la genitorialità positive nei suoi 47 paesi membri.
giovedì 22 settembre 2011
mercoledì 21 settembre 2011
lunedì 19 settembre 2011
ISTITUTO STUDI SVILUPPO AZIENDE NON PROFIT UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO
SULL’IMPRESA SOCIALE
di Carlo Borzaga
di Carlo Borzaga
venerdì 16 settembre 2011
giovedì 15 settembre 2011
mercoledì 14 settembre 2011
martedì 13 settembre 2011
lunedì 12 settembre 2011
domenica 11 settembre 2011
giovedì 8 settembre 2011
lunedì 5 settembre 2011
STIPENDI A CONFRONTO
Pompiere: 1.800 euro per salvare le vite,
Maestro: 1.200 per prepararti per la vita,
Dottore: 2.200 euro per mantenere la vita,
Operaio: 1.200 euro magari per rimetterci la vita...
e vanno in pensione oltre i 65anni
Consigliere Regionale 18.000 euro
Deputato: 30.000 € per fottere la vita degli altri, ma non basta, ha treni, aerei, ecc. pagati, e la pensione la prende dopo appena una sola legislatura.
SE QUESTO STATO DI COSE TI DISTURBA, METTI MI PIACE, E PUBBLICALO SULLA TUA BACHECA
Maestro: 1.200 per prepararti per la vita,
Dottore: 2.200 euro per mantenere la vita,
Operaio: 1.200 euro magari per rimetterci la vita...
e vanno in pensione oltre i 65anni
Consigliere Regionale 18.000 euro
Deputato: 30.000 € per fottere la vita degli altri, ma non basta, ha treni, aerei, ecc. pagati, e la pensione la prende dopo appena una sola legislatura.
SE QUESTO STATO DI COSE TI DISTURBA, METTI MI PIACE, E PUBBLICALO SULLA TUA BACHECA
J’ACCUSE/ Morganti (Banca Prossima): così lo Stato strozza il non profit
.......Dei 37 miliardi di euro di debito che la Pubblica amministrazione (nelle varie articolazioni dello Stato) ha nei confronti dei suoi fornitori, 25 sono sulle spalle del nonprofit.........
Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore
http://www.legiornatedibertinoro.it/upld/news/doc/Gobbi_banca_italia.pdf
Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore
Bertinoro, 8 ottobre 2010
Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico
Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d’Italia
Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore
Bertinoro, 8 ottobre 2010
Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico
Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d’Italia
venerdì 2 settembre 2011
giovedì 1 settembre 2011
Io sono il capitano della mia anima.
Io sono il capitano della mia anima.
"Dal profondo della notte che mi avvolge, buia come il pozzo più profondo
che va da un polo all'altro,
ringrazio quali che siano gli dei per
la mia inconquistabile
anima.
Nella morsa della circostanze, non mi sono tirato indietro, nè ho pianto.
Sotto i colpi d'ascia della sorte, il mio capo sanguina, ma non si china.
Più in là, questo luogo di rabbia e lacrime
appare minaccioso ma l'orrore delle
ombre,
e anche la minaccia degli anni non mi
trova, e non mi troverà spaventato.
Non importa quanto sia stretta la porta...
quanto piena di castighi la
vita.
Io sono il padrone del mio destino.
Io sono il capitano della mia anima.
"
Nelson Mandela recitava queste parole di W.E. Henley
Nelson Mandela recitava queste parole di W.E. Henley
mentre era rinchiuso nelle carceri del
South Africa
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