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mercoledì 24 ottobre 2012

Riflessione sull'Aumento IVA - Sconcerto


Leggendo la normativa Comunitaria sull'IVA (Imposta sul valore aggiunto) leggo sul sito della Comunità Europea:  La direttiva IVA 2006/112/CE del 28 novembre 2006 (Gazzetta ufficiale L 347 del 11.12.2006, pag.1) fornisce articoli da 93 a 130 e all'allegato III, un quadro giuridico per l'applicazione dei tassi di IVA negli Stati membri.Gli Stati membri si sono avvalsi delle opportunità in questa parte e continuano a farlo, con conseguente situazione disparate e complesse.
Le regole di base sono semplici:
  • Le cessioni di beni e servizi soggetti ad IVA sono normalmente soggetti ad una tariffa standard per un minimo del 15%;
  • Gli Stati membri possono applicare una o due aliquote ridotte di almeno il 5% a beni e servizi di cui un elenco esaustivo (allegato III);
 nell'allegato III al punto 15 recita: cessioni di beni e prestazioni di servizi da parte di organismi di cui è riconosciuto il carattere sociale dagli Stati membri e che sono impegnati in attività di assistenza e di sicurezza sociale, nella misura in cui tali operazioni non siano esenti in virtù degli articoli 132, 135 e 136; della succitata 
Direttiva.

Mi chiedo, se la riduzione può essere del 5%  massimo su un minimo applicabile IVA del 15%  obbligatorio, solo oggi ottobre 2012 ci si accorge che non abbiamo rispettato la Direttiva Comunitaria  e quindi siamo oggetto di infrazione Comunitaria?

Chi spiega ai cittadini che i costi dei servizi alla persona aumenteranno ( asili, comunità per anziani, servizi educativi...........) ?
La Pubblica Amministrazione da dove attingerà i denari?
Siamo sicuri che i contratti dei lavoratori vengano rispettati?
Siamo sicuri che le Imprese Sociali riescano a stare sul mercato?
Ma la legge 381 sulla cooperazione sociale che valore ha?
La legge 328 sulla grande riforma delle politiche sociali in Italia che fine fa? 

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